Pubblicato 16:39 - da Redazione - Emanuele Baggio con 0 commenti

In Italia è la cultura che crea lavoro...

Malgrado la crisi continui ad avere effetti recessivi o di stagnazione sul sistema, vi sono settori in grado di reggere sia sotto l'aspetto dei fatturati che sotto profilo occupazionale.
Un esempio? Nel 2014 la filiera dell’economia della cultura in Italia programma di realizzare circa 33mila nuove assunzioni, 23.500 delle quali (il 71%) a carattere non stagionale che andranno a favore in particolare di donne e giovani under 30. Alle prime, le imprese della cultura sono pronte ad offrire fino all’81% dei posti disponibili mentre, per giovani under 30, le possibilità di assunzione non stagionale nella filiera della cultura arrivano al 76% di quelle previste entro l’anno.





Numeri importanti, presentati dal Rapporto 2014 «Io sono cultura - l'Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi» elaborato da Unioncamere e Fondazione Symbola, in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura della Regione Marche, presentato oggi all’Università di Macerata, nel corso del Festival delle Qualità Italiane.

Dati alla mano, emerge chiaramente con la filiera culturale e creativa italiana, parliamo di di industrie culturali e creative, ma anche di quella parte dell'economia nazionale che viene attivata dalla cultura, a partire dal turismo, ha prodotto nel 2013 il 15,3% del valore aggiunto nazionale, equivalente a 214 miliardi di euro. Dati che evidenziano come il sistema produttivo culturale sia un pilastro del made in Italy. Dalle 443.458 imprese del sistema produttivo culturale individuate dal rapporto, è arrivato il 5,4% della ricchezza prodotta in Italia nel 2013. Qualcosa come 74,9 miliardi di euro che diventano circa 8o se si includono anche istituzioni pubbliche e realtà del non profit.  Ma la forza di cultura e creatività va ben oltre, grazie a un effetto moltiplicatore pari a 1,67 sul resto dell'economia.

Risultati importanti e significati che non possono non produrre effetti anche sul fronte occupazione: le sole imprese del sistema produttivo culturale - ovvero industrie culturali, industrie creative, patrimonio storico artistico e architettonico, performing arts e arti visive - danno lavoro a 1,4 milioni di persone, il 5,8% del totale degli occupati in Italia!

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